Pieve di Cento

Logo CC

Pieve di Cento sorge nella pianura bolognese lungo il corso del fiume Reno, a un ponte di distanza dalla vicina città di Cento.


Perché visitarla

In passato denominata anche “piccola Bologna” per i suoi lunghi portici, Pieve di Cento ha ottenuto nel 2019 il riconoscimento di “Bandiera Arancionedel Touring Club Italiano come piccolo borgo italiano eccellente. 

La cittadina ha mantenuto l'impianto urbanistico dell’antico castrum romano, con l'aggiunta della pieve del IX sec., poi della città medievale e quindi rinascimentale e barocca.

Il Palazzo Comunale ospita l'antico Archivio Notarile e il Teatro Zeppilli, che include un piccolo Museo della Musica con testimonianze della vita del soprano Alice Zeppilli, celebrata anche da D’Annunzio.

La lunga tradizione musicale di Pieve di Cento vive inoltre ancora oggi tra le aule della Scuola di Artigianato Artistico del Centopievese, dove l’arte della Liuteria è tramandata da maestri liutai.


Da non perdere

La Chiesa della Collegiata, dove sono conservati capolavori di Guercino, Guido Reni, Lavinia Fontana, Scarsellino e il famoso Crocifisso del '300 venerato come miracoloso.

La Chiesa e, soprattutto, l'Oratorio della Santissima Trinità sono annoverati tra i capolavori d'arte della provincia bolognese.

Il Museo MAGI '900, allestito in un silo del 1933 ristrutturato, espone una raccolta di arte italiana del Novecento, una vasta collezione di opere contemporanee e una sala dedicata alla Belle Époque.

La Pinacoteca civica di Pieve di Cento  custodisce opere pittoriche di artisti bolognesi, ferraresi e veneti, dal Trecento al Settecento, tra cui Scarsellino e allievi della bottega del Guercino. Dello stesso Guercino l’esposizione è arricchita da vari prestiti. Capolavoro del Museo è una Madonna lignea policroma del XIV secolo. Notevole è la collezione di arte contemporanea, tra cui vi sono opere di Severo Pozzati (in arte "SePo") e di Pirro Cuniberti
Dal 2021 la Pinacoteca trova spazio presso il restaurato complesso de Le Scuole, un polo culturale che sorge al centro del "Quartiere delle arti".


Sulla tavola

Le ricette tipiche pievesi, pur rientrando nella tradizione gastronomica bolognese ed emiliana, sono per lo più piatti semplici, realizzati con ingredienti naturali come farina, strutto, uova, verdure d'orto, prodotti che a Pieve non sono mai mancati, ma dei quali non bisognava assolutamente fare spreco. 
Tra i piatti tipici della tradizione pievese ricordiamo i maccheroni al pettine (pasta fresca dalla caratteristica striatura), la bagia (piatto a base di fagioli e di polenta), i gnocchini fritti, i sassi di Pieve (dolcetti a base di farina, uova e mandorle), le mistocche e i sabadoni (dolcetti con castagne e mostarda).


Appuntamenti di rilievo

Ogni anno il Carnevale di Pieve di Cento (“Carnevel a La Piv”) prevede tre domeniche di festa per bambini e famiglie con sfilate di colorati carri allegorici guidate dalla maschera locale, il divertente Berba-Spein.

A fine giugno si tiene la Sagra del Maccherone al pettine, un'occasione per assaggiare la pasta fresca dalla tipica striatura, rigorosamente preparata a mano.


Nei dintorni

Lungo il fiume Reno, tra i territori comunali di Galliera e Pieve di Cento si estende un monumento naturalistico di grande interesse ambientale: il bosco golenale della Bisana, esempio di foresta umido-ripariale di pianura, un tempo diffusa in tutta la bassa padana.


Ultimo aggiornamento 17/08/2024
Ultimo aggiornamento 17/08/2024

Potrebbe interessarti...

SITO UFFICIALE DI INFORMAZIONE TURISTICA © 2024 Regione Emilia-Romagna | Assessorato Turismo e Commercio